Il dipinto murale di palazzo Pazzi, pur essendo un’ interessante opera della prima metà del XVII secolo, è stato preso in considerazione dalla letteratura artistica solo nel breve catalogo del 1983 di Milantoni e Safarik dedicato alle opere d’arte dell’Inps, in cui secondo i due autori è rappresentata la conquista di Gerusalemme a opera di un membro della celebre famiglia fiorentina Pazzi, all’epoca delle crociate.
La scena è incorniciata da quinte arboree si divide in due livelli di visone : in primo piano a sinistra vi è un gruppo di cavalieri a riposo, fra cui uno di loro indica la scena sullo sfondo; mentre a destra è raffigurato un soldato su un cavallo impennato vicino a un uomo nudo di spalle seduto a terra. In secondo piano un corteo di paladini con lance e bandire esce da una porta.
Il dipinto ha in generale un ritmo piuttosto lento e cadenzato, fatta eccezione per la figura del cavaliere all’estrema destra sul cavallo imbizzarrito.