Questa Composizione n. 43, molto simile ad altre due opere di Prampolini, non datate, dal titolo Calligrafie paraboliche n. 7 e Calligrafie paraboliche n. 2, può essere assegnata ai primissimi anni Cinquanta, periodo in cui l’artista si avvicina al MAC (Movimento arte concreta) di Milano. La modalità di stesura del colore, per campiture nette e definite, sottolineate in alcuni punti dall’uso dello smalto e della sabbia, per forti contrasti timbrici e non più per passaggi tonali, caratterizza tutte le opere dell’inizio del decennio. AI tempo stesso le forme che l’artista compone sulla superficie sembrano una prima formulazione, semplificata ed essenziale, di quelle più complesse immagini, che appaiono nei sui quadri dal 1950 fino al 1954.