Emma Buzzacchi, meglio nota come Mimì, non frequenta nessuna scuola d’arte. Oltre a prendere alcune lezioni di pittura dall’artista piemontese Edgardo Rossaro, si forma come autodidatta attraverso lo studio di Cézanne, De Pisis, Morandi e Semeghini, attraverso i quali giunge ad un proprio linguaggio figurativo. Durante la guerra si trasferisce con la famiglia a Ferrara, città in cui Carrà e De Chirico teorizzano la pittura metafisica (1917). Respirando un clima post metafisico sotto l’influenza di Valori Plastici e Novecento, l’artista entra a contatto con l’ambiente artistico locale composto da De Pisis, Boldini, Funi, Cattabriga, Virgili, Minerbi e Nenci che diventerà uno dei più fedeli amici della pittrice.