Superata l’esperienza di Forma 1, nel 1953 Dorazio si trasferisce per un anno a New York, dove insegnerà per lunghi periodi e dove conosce Rothko, Newman, De Kooning e Kline. Tornato in Italia nel 1954 ricco dell’esperienza americana, introduce una nuova sensibilità nel dipingere e abbandonando le pitture monocrome, avvia la sua ricerca sul colore. Ed è in opere come “Composizione”, che il colore si fa materia vibrante, attraverso la sovrapposizione e il gioco delle trasparenze. L’elegante intelligenza formale unita alla sapienza cromatica di questo periodo dichiarano l’interesse della sua ricerca artistica. E’ l’inizio di un percorso: costruisce uno spazio cromatico creando differenze di luminosità tra colori contigui e distinti, capaci di far “vibrare ogni istante nella materia di cui esso è fatto”.