La veduta, realizzata ad acquaforte su carta, è dominata dall’imponente palazzo del Quirinale, eretto come residenza estiva del Romano Pontefice sul colle che in età repubblicana ospitava il tempio della dea Salus e più tardi quello di Serapide fondato dall’imperatore Caralcalla.
Per esaltare la maestosità della residenza sono omessi i palazzi circostanti ovvero le scuderie e il palazzo della Consulta, non sono rappresentate inoltre alcune decorazioni, come l’obelisco della fontana proveniente dal mausoleo di Augusto e la tazza di granito orientale rinvenuta nel Foro, trasportate sul colle solo successivamente. La piazza è animata da un passaggio di carrozze da parata dirette al palazzo pontificio, mentre un gruppo di servitori e curiosi assiste all’evento.
A sinistra della veduta spiccano le statue dei Dioscuri Castore e Polluce, ritenute in passato opere di Prassitele, provenienti dalla Domus Aurea e in seguito destinate ad ornare le terme di Costantino, la cui esedra sorgeva proprio nei pressi del Quirinale.