Il bassorilievo posto come decorazione esterna della sede dell’Inps all’Eur, commissionato ad Alfio Castelli, rientra nel sistema di committenze artistiche stabilito dalla legge del 2%. Di notevoli dimensioni, l’opera è stata eseguita a partire da un bozzetto in gesso, anch’esso di proprietà dell’Inps. Il tema religioso, già affrontato dall’artista in altri edifici sacri, viene risolto con figure schiacciate sullo sfondo per un concetto di scultura come parete. Abbandonato infatti il tuttotondo, Castelli adotta un linguaggio che, scavando i profili delle figure rispetto al piano di fondo, ne fa emergere i volumi come da un denso impasto magmatico. Le figure sembrano quasi abbozzate all’interno di una materia sfrangiata e accidentata.
Nonostante i riferimenti diretti alla ricerca espressionista della scultura inglese degli anni Cinquanta, l’artista progetta l’opera in maniera del tutto personale, inserendola contestualmente nell’ambientazione spaziale.