Soggetto dominante delle tele di Tommaso Cascella è, in primo luogo, la vita rurale e quotidiana della sua regione d’origine, l’Abruzzo. Tale richiamo al mondo contadino, costante nella produzione dell’artista, ha finito per esaltarlo a simulacro di un modus vivendi alternativo rispetto al proletariato urbano e, in generale, alla cultura cittadina.
Paesaggio sotto la neve rientra nella serie di quadri che Cascella dedica ai territori della Maiella meridionale, luoghi particolarmente amati dall’artista che li riprodurrà in diversi periodi stagionali, rifacendosi in particolare ai moduli impressionisti dell’ en plein air e dell’ à plat. Tali riferimenti divengono, sotto l’influenza dannunziana, gli strumenti più idonei per rappresentare i paesaggi montani e i volti duri delle donne e degli uomini che vi abitavano.
La presente tela in particolare è realizzata tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta del Novecento, periodo in cui l’artista approfondisce l’uso di una prospettiva minimale della rappresentazione, riconducendo il suo lavoro al limite della corrente naif.