A Roma nei primi anni Quaranta, segue i corsi universitari di Lionello Venturi e al Centro sperimentale di cinematografia conosce Angelo Maria Ripellino che lo aggiorna sui suoi studi sul Formalismo russo. Nel 1946, alla Galleria nazionale d’arte moderna, vede la mostra Pittura francese d’oggi ed entra in contatto con Prampolini, che ha fondato l’Art Club per promuovere l’arte astratta in Italia. Nel 1947 è tra i giovani firmatari del manifesto di Forma 1, l’anno seguente aderisce al MAC, e nel 1950 apre la libreria-galleria L’Age d’Or con Dorazio e Guerrini. Nella pittura di questi anni è visibile il forte interesse per il Futurismo e per la pittura di Kandinskij e Mondrian che guardano contemporaneamente alla geometrizzazione e alla connotazione simbolica del colore.
Nei primi anni Cinquanta realizza opere con una forte componente lirica, che conservano il ricordo delle opere di Magnelli. Nel 1951 partecipa alla mostra Arte astratta e concreta. A metà degli anni Cinquanta la sua pittura risente di stilemi informali, la materia si fa densa e corposa e su di essa appaiono segni simili a graffiti.
Nel 1957 fonda la rivista "L’Esperienza moderna" con Gastone Novelli. Nel decennio successivo il processo di geometrizzazione si accende di un cromatismo vivace e luminoso, per poi trasformarsi in un linguaggio che negli anni Settanta e Ottanta si esprime in esili agglomerati geometrici. Nel ’62 e nel ’68 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale, nel ’64 fonda la rivista "Grammatica" e nel ’65 vince il Premio Roma alla IX Quadriennale. Ha collaborato a numerosi allestimenti teatrali. Tra le numerose mostre personali si ricordano quelle al Palazzo dei Congressi della Repubblica di San Marino nel 1982, al Paris Art Center di Parigi nell"84, alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma nel 1988 e alle Scuderie AIdobrandini di Frascati nel 2006.