Nasce in Sicilia, a. La sua ricerca fin dagli anni ‘60 ha affrontato la tematica della frantumazione dell’Io e del rapporto dell’uomo con il suo doppio, cercando ciò che si muove dietro il visibile nel tratto immaginativo di Turner.
Successivamente, negli anni ‘70, i suoi interessi si sono polarizzati sulla ricerca intorno alle pitture nere di Goya e ai suoi rapporti con i labirinti della psiche, esplorando sul piano linguistico le possibilità di simbiosi tra informale e figurativo. Negli stessi anni sviluppa i suoi interessi per la scultura, svelando il mistero antropomorfo delle pietre della terra iblea, come espressione profonda e sotterranea dell’anima siciliana.
Gli anni ‘80 si sono caratterizzati per il ciclo della “trasfigurazione allusiva”, che ha trovato consensi nei vari punti attivi della vita artistica internazionale, passando da Madrid a Parigi, da Lisbona a Copenaghen, da Istanbul a São Paulo del Brasile a Città del Messico, da Campinas a Brasilia, per chiudersi ad Oporto, Colonia e Weimar, con il ciclo di opere centrate sulla morte dell’autore, “Cilia ist Tot”.
Dalla metà degli anni ’90 si apre un nuovo ciclo di opere, su traccia di Federico Zeri e Mario Luzi, che vedono protagonista il cielo e i suoi dinamismi di luce, fino alla dissolvenza delle forme e al prevalere del colore puro.