Ferruccio Ferrazzi, consolidata la sua fama nella pittura murale, è impegnato tra il 1934 e il 1942, insieme ad illustri architetti, nella realizzazione di opere pubbliche fra le quali, il mosaico del palazzo in piazza Augusto Imperatore a Roma.
Il tema principale della nascita di Roma è qui rappresentato attraverso un’allegoria del Tevere, un gigante che sorregge la barca dove si trovano Romolo e Remo; a fianco, accucciata ai suoi piedi, una lupa.
Tutti i personaggi che animano la composizione, anche lì dove i soggetti sono la storia e il mito, sono caratterizzati da una viva umanità. Le scelte figurative dell’artista sono difatti dettate dalla volontà di realizzare nell’opera un racconto chiaro, che tutti possano comprendere e, in qualche modo, riconoscersi.
Il mosaico, che si estende per circa 70 mq, è stato realizzato dalla Scuola di mosaico del Vaticano nel 1941 sui cartoni a tempera di Ferrazzi, e, insieme alle sculture di Biagini, costituisce l’intervento artistico più rilevante nella piazza romana.