Il mosaico eseguito da Bruno Saetti nel 1960, riprende nella sua raffinatezza tecnica gli esempi ravennati, mentre la tematica dell’opera rientra in quella “mistica degli affetti” cara al pittore. Egli è solito, infatti, interpretare il Novecento in chiave intimista e familiare attraverso l’uso di toni privati (come avviene anche in I figli del pittore del 1937 e Donna e amorino del 1938).
In Madre con Angelo, lo spazio che racchiude l’immagine della madre con il suo bambino è carico di significati simbolici e mitologici, amplificati dall’inserimento della figura di un angelo dalle grandi ali policrome. L’immagine acquista un sapore visionario di atmosfera simbolista.