Itinerario disperso
Achille Pace
“Il segno è un concetto astratto, ma se diventa espressione si identifica con lo spirito dell’artista …”: il segno ha una valenza diversa a seconda dell’artista che lo traccia. Se riesco a trasmettere quello che sento - afferma Achille Pace -, la materia è la testimonianza di questa concretezza. Disegno come segno, segno come esistenza."
Augusto Marchetti artista ed esperto dell’arte contemporanea italiana e degli artisti dal dopoguerra a oggi, dice di lui: “fino al 1955 l’artista aderisce alle tematiche figurative, realizzando paesaggi e ritratti. Volge quindi a indagini segniche e sperimentazioni informali con materiali filiformi. Dal 1960 fa uso del solo filo di cotone, prima impiegato con vigore gestuale, poi disposto con andamento costruttivo e rigoroso (come negli itinerari anni sessanta), secondo una ricerca tesa all’equilibrio compositivo e all’essenzialità poetica dell’immagine.