Attivo a partire dalla fine degli anni Venti, raggiunge la piena maturità nel dopoguerra, periodo in cui molti artisti si uniscono in associazioni o gruppi. Da questi legami Forgione si tiene sempre distante pur essendo un attento e sensibile osservatore delle ricerche degli artisti a lui contemporanei, come si può osservare nella “Natura morta con finocchio”. L’opera, come le altre di questo periodo, ha come soggetto i lavoratori della campagna, e risente indubbiamente di quel realismo sociale che ispira molti protagonisti dell’arte italiana, primi fra tutti Renato Guttuso e Saro Mirabella.
Una recensione di quegli anni, descrive la sua particolare "freschezza" e l’intelligenza del gusto coloristico combinate ad una “schietta sensibilità".