A partire dagli anni Cinquanta, esaurita l’esperienza futurista, Sante Monachesi elabora uno stile pittorico in piena coerenza con le sue continue sperimentazioni polimateriche. Tale produzione si caratterizza per l’uso di larghi piani cromatici, sintetiche profilature ed una tipologia costruttiva dell’immagine che adotta piani verticali appena segnati, ma quasi scavati e graffiti, da un minimo segno nero. Tali caratteristiche si ritrovano chiaramente in Parigi, periferia, parte di una serie di vedute urbane dedicate soprattutto a Roma e, come in questo caso, Parigi. L’impatto cromatico è qui particolarmente brillante e caratterizzato dall’alternarsi di segni-tono colore del giallo, bianco, azzurro e rosso. Il tratto minimalista del disegno e lo stesso chiarore cromatico ricordano le opere di Depero, di cui Monachesi è un notevole sostenitore e ammiratore.