Studia a Milano all’Accademia di Brera, specializzandosi nella pittura ad affresco, tecnica che insegnerà presso la Scuola di Arti Ornamentali di Roma. Nella capitale incontra Alfred Strohl- Fern, il quale gli affida un piccolo studio nella sua villa, dove l’artista si trasferisce definitivamente con la famiglia. Numerosi sono gli affreschi eseguiti dall’artista nei locali pubblici e privati sia in Italia che all’estero. Tra i suoi primi lavori si ricorda la cappella del cimitero a Re di Puglia e l’affresco per il santuario della Mater Domini a Laterza. A Roma realizza invece una pittura per l’ex refettorio degli Accademisti, ora sede della Banca del Lavoro e i 14 affreschi per la Basilica di San Pancrazio.
Negli anni del dopoguerra lavora come illustratore per un giornale degli alpini e cura inoltre l’esecuzione di alcune vetrate. Come egli stesso affermava, la sua attività artistica non ha mai avuto alcuna risonanza, non partecipa a mostre né a manifestazioni di rilievo, né frequenta alcun circolo culturale. Ma risiedendo per ben oltre cinquant’anni nella villa, ha avuto modo di entrare in contatto con gli altri artisti che qui risiedevano o che la frequentavano. In particolare strinse amicizia con lo scultore Martini, che aveva lo studio accanto al suo, Bozzi, Bocchi e Socrate.