Scultore di fama internazionale, Enzo Assenza nasce in provincia di Ragusa nel 1915 coltivando la sua vena creativa fin da piccolo nelle botteghe del padre, decoratore, e dello zio, pittore. Dopo un soggiorno di cinque anni a Siracusa, dove il giovane Enzo entra in contatto con l’arte classica, all’età di diciassette anni si trasferisce nella capitale con il fratello Valente, anch’egli artista, studiando presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Accademia di Francia. I primi tempi nella nuova città sono assai duri ma nel 1934 si presenta ai due fratelli l’occasione di allestire una prima mostra presso l’abitazione della principessa Torlonia, ottenendo un gran successo sia di pubblico, vantando tra i visitatori la Regina in persona, che economico, vendendo tutte le opere esposte. Nel 1934 vince il primo premio al concorso di scultura Omaggio agli eroi, allestito presso il Quirinale, ottenendo l’assegnazione di una borsa di studio e di un grande atelier di scultura perfettamente attrezzato. Lo stesso anno, Assenza è, a diciannove anni, il più giovane partecipante alla Biennale di Venezia. Partecipa quindi a mostre sindacali e Quadriennali romane, allestendo inoltre numerose personali prima a Roma e ben presto in tutt’Italia. Si alternano inoltre importanti riconoscimenti nazionali, tra cui i premi ottenuti ai concorsi per le opere della Stazione Termini a Roma nel ’39, per il Duomo di Messina nel ’46 e per la creazione del Monumento dell’indipendenza del Congo nel ’69. Partecipa inoltre con successo alla Mostra della Ricostruzione, alla Mostra d’Arte del Mezzogiorno e alla Mostra Nazionale d’arte sacra. La carriera di Assenza si arricchisce man mano di importanti commissioni all’estero: tra queste si ricordano l’Immacolata in bronzo nella cattedrale di Manila, la decorazione absidale nella chiesa di St. John ad Atlanta, la bellissima Santa Lucia in legno dorato nella chiesa omonima di Buenos Aires e la ciclopica interpretazione dell’Apocalisse nella cattedrale di Saint Joseph ad Hartford, in Connecticut, che con i suoi 320 metri quadrati di superficie, consacrano la fama dell’artista siciliano negli Stati Uniti.
Provenendo da una lettura classica della forma e volto in seguito al naturalismo, il suo linguaggio plastico, asciutto, sobrio e senza sbavature sentimentali o retoriche, permane in una linea di evidente indipendenza nei confronti dei più rappresentativi movimenti del ’900, adottando una soluzione plastica lineare, essenzializzata e non di maniera, pur se carica di pathos. Se la pietra è certamente la materia che Assenza considera primaria, frequente è inoltre l’uso della ceramica, del bronzo e del legno. Tutti i suoi lavori, siano essi bozzetti, terrecotte patinate, ceramiche metallizzate e grandi bassorilievi, si caratterizzano per una notevole eleganza formale, una decisa armonia compositiva ed una marcata intelligenza del rapporto spazio-volume.