Il marmo ha sempre rappresentato la materia di ricerca prediletta dell’artista Adriano Alessandrini che nel corso della sua attività ha realizzato diverse composizioni per pavimenti e pannelli decorativi. Dell’artista non si conoscono né i dati anagrafici né specifiche notizie biografiche è noto però che il suo lavoro si lega in diverse occasioni a progetti realizzati dagli stessi architetti coinvolti poi nella realizzazione del Palazzo dell’Inps. Nel quartiere Aurelio a Roma, tra 1947 e 1950 Giovanni Muzio progetta la chiesa di Santa Maria Mediatrice al cui interno la cupola viene rivestita da mosaici dell’Alessandrini, Giorgio Quaroni e Ugo Chyurlia rappresentanti la Vergine in trono con santi, angeli e profeti; mentre nel coro Gisberto Ceracchini esegue un dipinto murale con l’Apoteosi con l’Ordine Francescano.
Nel 1955 lo studio Paniconi-Pediconi riceve l’incarico per la realizzazione della Chiesa di San Gregorio VII al Gelsomino a Roma e all’interno della navata Alessandrini realizza il pavimento con scene bibliche ad intarsi marmorei ed esegue i cartoni per i pavimenti in ceramica della cripta contribuendo, insieme a Luigi Montanarini, Alfio Castelli, Nicola Rubino e Pericle Fazzini alla definizione in chiave artistica del nuovo edificio sacro consacrato nel 1961.