Scultore di indubbio rilievo nasce da una famiglia di artigiani e contadini. La sua carriera artistica, inizia già a diciannove anni vincendo la Rassegna interregionale delle arti figurative di Chieti, con la scultura “Ritratto di un vecchio contadino”; trasferitosi a Roma per studiare all’Accademia di fino al Belle Arti, ottiene una borsa di studio e consegue il diploma nel 1946.
Nel corso degli anni Cinquanta, frequenta l’ambiente artistico romano che ruota intorno ai Caffè Rosati e Canova dove conosce, tra gli altri, lo scrittore Alberto Moravia, il poeta Sandro Penna e gli scultori Coccia e Gattamelata; attraverso le figure dei suoi guerrieri e dei suoi contadini e la contemplazione dei paesaggi urbani ed industriali, affina la sua ricerca nel campo delle arti figurative fino al passaggio definitivo all’astratto.
Questi sono gli anni che vedono la sua partecipazione ad esposizioni personali e collettive come la Triennale di Milano, l’Esposizione Italia ’61 a Torino, la Mostra internazionale del Bronzetto di Madurodam (l’AIA-olanda) dove vince il primo premio ed altre. Il continuo studio del rapporto tra spazio e volume e tra forma e materia, lo porta ad una lunga collaborazione con alcuni dei maestri del razionalismo architettonico italiano, come Luigi Moretti ed in questo contesto, realizza importanti opere destinate a edifici pubblici e di culto, tra i quali varie sedi INPS, il palazzo dell’ ACEA, e dell’ISFOL in Roma.
Gli anni settanta lo vedono impegnato nella salvaguardia del patrimonio artistico e ambientale, ma la sua ricerca lo porta anche a realizzare oggetti di arredo e di artigianato artistico, come i pannelli di arredo interno per le navi della Flotta Lauro e per la nave traghetto Canguro Azzurro, passando anche attraverso produzioni originali di oreficeria, ceramica e tessuti dipinti.
Alla sua morte, avvenuta nella sua casa di Roma nel 1991, lascia agli eredi il compito di conservare le sue opere e di continuare la lotta in difesa della storica Villa Blanc.