Nelle opere realizzate per la sede Inps di piazza Missori, edificata nel 1930, vengono rappresentati quei valori che, in linea con la politica del regime fascista, costituivano un riferimento per la società: lavoro, vecchiaia, maternità, risparmio.
Sia la tecnica utilizzata, olio su legno, che il presentarsi come un ciclo tematico di decorazione parietale, rimandano ad un certo arcaismo in linea con le tendenze artistiche in auge, sostenute dallo stesso Oppo. La Vecchiaia è rappresentata da un uomo canuto e possente che, mentre con una mano impugna con forza lo strumento di lavoro, tiene l’altro braccio sull’incudine, poggiandovi il peso delle testa.
La decisione di utilizzare la pittura ad olio su legno, così come la personificazione di attività e virtù, è un chiaro richiamo ai primitivi. L’artista torna così alle radici dell’arte italiana, secondo una precisa e personale scelta stilistica. Fu, infatti, fermo sostenitore del principio di autonomia artistica, pur essendo negli anni del fascismo il massimo rappresentante presso il potere politico della cultura artistica nazionale.