A partire dagli anni Sessanta Antonio Scordia, superata la precedente fase postcubista, tende verso una pittura astratta fondata su un equilibrato accordo coloristico.
Come mostrano le due opere facenti parte della collezione Inps, All’angolo della strada e Composizione, Scordia si concentra sulla pura qualità timbrica dei colori e sulla costruzione dello spazio per mezzo della loro dilatazione o contenimento, a seconda della tonalità impiegata.
L’artista realizza accostamenti di zone policrome per costruire uno spazio pittorico che si sostanzia in superfici cromatiche. Scordia dà origine così a suggestivi effetti di positivo-negativo, pur mantenendo sempre un perfetto equilibrio tra pieni e vuoti.
La superficie è considerata come realtà a sé stante, disgiunta dal mondo fenomenico, per lasciare spazio al colore che ormai sostituisce del tutto l’oggetto della rappresentazione.