La composizione di Nespolo, di evidente De Chirichiana ispirazione, ci offre una nuova collocazione spazio – temporale della figura rispetto alla natura della gran parte delle figure rappresentate tout-court. Quest’opera, infatti, in primo luogo ci offre la scomposizione delle figure stesse e la rappresentazione promiscua di modelli e manichini fluttuanti in quella che sembra essere una galleria celebrativa della metafisica. Si può notare un cromatismo vicino ai toni Lodoliani, pur se più morbidi. Alcune volute forzature prospettiche ci regalano l’impressione di archi galleggianti e non logicamente collocati, tutto volto a regalarci un onirico spunto sul precario ruolo contemporaneo dell’uomo nella odierna civiltà.