Nel 1923 si trasferisce a Genova dove inizia i suoi studi artistici, che prosegue a Roma dal 1932. Qui entra in contatto con Filippo Tommaso Marinetti e aderisce al movimento futurista.
Alla fine degli anni Trenta l’artista abbandona le ricerche aeropittoriche con cui aveva preso parte alla seconda stagione del Futurismo, per tornare a una pittura figurativa di tono espressionista.
Nel 1939 partecipa alla Mostra dei prelittoriali liguri, con una sala personale, e alla Mostra interprovinciale Sindacato fascista belle arti, dove una sua natura morta, Fiori, viene acquistata dal Ministero della pubblica istruzione per la Galleria d’arte moderna di Roma. Dal 1940 al 1945 partecipa a tutte le mostre regionali liguri a Genova. Nel 1946, per due anni si trasferisce a vivere a Buenos Aires dove espone nel 1947 al VI Salon 9 de Julio all’Accademia di belle arti e nel 1949 alla Prima mostra pittori e scultori liguri contemporanei in Argentina, trasferita poi a Montevideo. Nel dopoguerra prende parte a diverse edizioni del premio Golfo della Spezia. Dopo un periodo di parziale allontanamento dalla scena artistica durante gli anni Sessanta e Settanta, la sua attività espositiva riprende intensamente negli anni Ottanta.