Nato a Graniti (Messina) nel 1913, inizia a disegnare e a scolpire fin da giovanissimo. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Perugia, si stabilisce a Roma nel 1939, dove insegna scultura all’Accademia di Belle Arti fino al 1982. Lasciata la Sicilia, Mazzullo porta con sé le immagini della sua terra, della civiltà contadina “colta con struggimento”, immagini che trasferisce nelle sue prime opere presentate alla Quadriennale d’Arte di Roma, alla Biennale di Venezia e alla Biennale internazionale della scultura di Carrara.
La sua arte tesa al realismo, senza retorica e protesa a ricercare l’espressività dei materiali impiegati, parte dalla scuola ideale di Rodin e di Arturo Martini, per approdare ad “un realismo ricco di contenuti interiori”, un realismo che conserva una matrice arcaica “per cui certe sue sculture sembrano reperti di lontane civiltà”.