Stefano Pozzi nasce a Roma nel 1699. Pittore prolifico e famoso presso i suoi contemporanei, godrà di una sfortuna critica che rende molto difficile la ricostruzione puntuale del suo operato. All’Accademia di San Luca è conservato il disegno Copia dell’Urania nel Campidoglio, datato 1716 a testimonianza della sua prima attività. I suoi maestri furono A. Procaccini e Agostino Masucci, maestro anche di Pompeo Batoni, a cui succederà in seguito nel 1758 nella carica di “Custode delle pitture” ai Palazzi Vaticani. Il Pozzi lavora per importanti famiglie della Roma settecentesca realizzando la decorazione dei loro palazzi: nel 1732 decora la volta del Gabinetto di Toletta di Palazzo Altieri ed esegue le Tre virtù Cardinali nella biblioteca di palazzo Sciarra Colonna tra il 1743 e il 1750; lavora in seguito nel Salone Turco e nella Galleriola dei Paesi di Palazzo Colonna e affresca la volta della sala di Elia ed Eliseo in Palazzo Valentini con la scena Elia assunto in cielo nel carro di fuoco sotto gli occhi di Eliseo. Una delle sue ultime committenze private sarà la decorazione del salone degli specchi nel Palazzo Doria Pamphilj tra il 1767 e 1768 in cui esegue nel soffitto la Toletta di Venere e le Allegorie dei Quattro elementi. Soprattutto nelle decorazioni private si nota oltre all’impostazione classicista-marattesca di fondo una volontà di aggiornarsi alle moderne raffinatezza rococò di Sebastiano Ricci o all’estrema eleganza del pittore Pompeo Batoni. Non mancarono tuttavia anche commissioni chiesastiche e incarichi istituzionali, a Napoli lavora nella tribuna del Duomo dal 1734 al 1742 decorando alcune scene; nel 1736 diventa Accademico di San Luca, nello stesso anno esegue nella chiesa di san Silvestro al Quirinale una serie di sette ovati e riceve la commissione per la decorazione pittorica di San Francesco di Paola sempre a Roma. Nel 1739 viene ammesso nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon di cui ne diventa reggente nel 1742 e dagli anni cinquanta tiene ripetutamente la Direzione dell’Accademia del Nudo in Campidoglio. Nel frattempo nel 1746 termina l’affresco della volta della chiesa di S.Apollinare con la Gloria del Santo. Intorno alla metà degli anni cinquanta viene incaricato della decorazione del Museo Sacro e del Museo Profano nei Palazzi Vaticani. Oltre alle grandi decorazioni ad affresco, il Pozzi ha eseguito numerose tele che si trovano in importanti edifici chiesastici romani come S.Maria Maggiore, S.Francesca Romana e Sant’Ignazio.