Si forma presso il liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Giuseppe Capogrossi e Luigi Montanarini. Il 1972 è l’anno della sua prima personale presso lo studio Soligo di Roma, a cui seguirà nel 1975 il premio della Biennale di Alatri e l’invito del critico Enrico Crispolti alla X Quadriennale di Roma. Elemento riconoscibile della pittura di Costantino Baldino è il tessuto di cotone ritorto chiamato denim, (meglio noto come jeans). Egli, infatti, al posto della tela normalmente utilizzata dai pittori ha usato quella di jeans preparata in modo particolare per dare un effetto materico nuovo con l’associazione di un ulteriore grado di finitura morbida, all’ impeccabile stesura del vinilico. In realtà, l’artista romano ha scelto di fare ricorso al jeans fino dagli anni ’70 anche se questo arco di tempo è stato interrotto da ritorni alla pittura di immagine.
Anche se inizialmente, l’uso del tessuto denim si identificava in una contesa anticonsumistica dettata anche dall’ideologia dell’epoca, oggi questo significato ha ceduto il passo alle valenze tecniche del particolare accordo dei colori e dei relativi pesi cromatici, avvalorati anche dallo studio sulla grammatica del colore da Goethe a Kandiskij. Dopo varie personali in Italia e all’ estero e nel 1990 gli viene assegnata la cattedra di Pittura all’Accademia di Venezia che lo porta anche ad insegnare presso le accademie di Firenze, Bologna, Napoli e L’Aquila.