Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura a Roma, esordisce nell’immediato dopoguerra con opere di ispirazione neocubista. Nel 1946, con Perilli, fonda il GAS, Gruppo d’arte sociale. Entrato in contatto con Guttuso, frequenta il suo studio in via Margutta, luogo d’incontro di artisti e intellettuali. Segue i corsi universitari di Ungaretti e le lezioni di Lionello Venturi su Cézanne e l’Impressionismo, frequenta lo studio di Gino Severini. Nel 1947, durante un soggiorno a Parigi, conosce Magnelli e visita lo studio di Brancusi, tornato a Roma firma il manifesto Forma 1. Nel 1950 apre a Roma, con Perilli e Guerrini, la libreria-galleria L’Age d’Or, punto di riferimento per gli astrattisti italiani, e collabora con il Gruppo Origine.
Nel 1952, invitato da Prampolini, partecipa alla Biennale di Venezia. Nel 1953 si trasferisce per un anno a New York, dove successivamente risiederà e insegnerà per lunghi periodi. Tornato in Italia avvia la sua ricerca sul colore, abbandonando i Rilievi bianchi.
Partecipa alla Biennale del 1956, per poi tornarvi nel ’58 e nel ’64. Nel 1958 dipinge i suoi primi reticoli di colori sovrapposti, stesi a pennellate lunghe e sottili, con i quali l’artista, rifacendosi alla tradizione divisionista e futurista, intende materializzare la vibrazione della luce. Negli anni Sessanta utilizza colori puri distribuiti sulla tela in grandi fasce parallele o· incrociate. Nel 1960 e nel 1966 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale, e a San Marino, l’anno seguente, ha luogo un’ampia rassegna della sua opera. Dal ’70 dipinge macchie e frammenti di colore nella sua ricerca sulla variazione e intensità cromatica.